Governo Sindacati stretta finale accordo venerdì 14

Da Palazzo Chigi arriva la convocazione da Tommaso Nannicini, sottosegretario alla presidenza, che ha fissato l’incontro venerdì 14 ottobre per la stretta finale accordo, già siglato nel verbale di sintesi del 28 settembre scorso, con i leader della Cgil, Susanna Camusso, Uil, Carmelo Barbagallo, Cisl, Annamaria Furlan, un vertice per delineare e definire la flessibilità in uscita attraverso la struttura dell’Ape, prestito pensionistico con punti ancora da chiarire, ed altri provvedimenti che dovrebbero entrare nella legge di Stabilità, che il Parlamento approverà entro sabato per l’entrata in vigore nel 2017, questo vale per la prima fase della riforma pensionistica in atto e che costerà alle casse statali circa 1,2-1,6 miliardi.

VERTICE GOVERNO SINDACATI PER VENERDI' 14 OTTOBRE
TAVOLO PERMANENTE GOVERNO E PIATTAFORMA SINDACALE

Nella prima fase, che sarà messa sul tavolo permanente tra Governo e  piattaforma sindacale  venerdì 14 alle ore 8, comprenderà l‘Ape nelle sue varie forme e cioè: volontario per chi scegliesse di anticipare la pensione con oneri a carico del lavoratore, agevolato per chi è disoccupato, invalido, chi assiste parenti disabili e chi svolge attività usurante e gravosa che prevede la fiscalizzazione degli oneri in rapporto al reddito pensionistico ed infine quello finanziato dalle imprese che determinerà il processo della staffetta generazionale nel mondo del lavoro.

Ma non solo la struttura dell’Ape sarà valutata nelle sue forme ma anche le ricongiunzioni assicurative gratuite, l’aumento del 30% della quattordicesima mensilità, già preannunciata da Giuliano Poletti, ministro del Lavoro, estesa ad una più vasta platea di pensionati minimi, unitamente alla parificazione della no tax area  sulle pensioni a quella del lavoro dipendente; da sottolineare che si attende da questo vertice l’ufficialità dell‘Ottava salvaguardia, che concluderà finalmente questa vergognosa pagina della Repubblica verso la categoria dei lavoratori esodati, ed infine le agevolazioni previste per i lavoratori addetti ai lavori usuranti; per quota 41 e i lavoratori precoci probabilmente ulteriori approfondimenti ci saranno ma nella seconda fase che si attuerà nel 2017.

Questo accordo dovrà essere suffragato ovviamente dalle risorse finanziarie che saranno messe a disposizione, 2 miliardi all’anno per i prossimi 3 anni, un problema che ancora sussiste e ancora non risolto e da fonti vicino a Palazzo Chigi si sa che alcuni provvedimenti potrebbero slittare e non messi in essere nell’immediato 2017, quindi si deve attendere ciò che sarà discusso e sottoscritto come accordo, ma l’approvazione finale spetterà solo ed esclusivamente al Parlamento.

 Finte: PensioniOggi

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